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'Non mi sposto, piuttosto brucio il furgone.'
I Vigili del Fuoco domano l'incendio
Lampedusa, 28 Jun 2008 - A Lampedusa, prima dell'inaugurazione dell'Obelisco 'Cassiodoro' di Arnaldo Pomodoro, un ambulante, invitato a spostare il suo furgone, ha dato fuoco al mezzo. Arrestato.
Ha cosparso di benzina la propria Renault furgonata dandola poi alle fiamme proprio davanti l'Obelisco Cassodoro, opera di Arnaldo Pomodoro, situato nella piazza del Municipio e appena restituito alla città dopo un'azione di pulitura.
L'episodio ha avuto luogo in mattinata in pieno centro ed è scaturito dalla reazione, all'invito a spostare la propria bancherella, di Giovanni Cardella ultra sessantenne lampedusano che in passato, quasi un ventennio fa, era stato protagonista dell'accoltellamento dell'allora sindaco Giovanni Fragapane e, due anni fa, ha invece tentato di investire un fruttivendolo per una discussione avuta qualche giorno prima.
Oggi l'uomo, in attesa di giudizio per gli atti di "insofferenza" già posti in essere, era stato invitato dal comandante dei vigili urbani Elio Desiderio a spostare la bancarella su cui abitualmente esponeva olive, semi di zucca e altri prodotti del genere, per consentire che si volgesse al meglio la cerimonia di scopertura dell'obelisco.
La reazione è stata dapprima pacata e ha visto l'ambulante prendere l'auto e portarla sul posto, in apparenza per riporvi attrezzi e alimenti in vendita. Invece è poi culminata con il gesto estremo che solo per la rapidità dell'intervento dello stesso Desiderio che ha immobilizzato l'uomo chiedendo l'intervento dei vigili del fuoco, giunti rapidamente sul posto, non ha avuto conseguenze ben più gravi tra le quali la possibilità che a farsi male fossero anche le decine di persone sedute nei vicini bar.
Cardella è stato, quindi, preso in consegna dai carabinieri dell'isola.
Doveva essere una giornata di festa a Lampedusa, con la doppia inaugurazione dell'obelisco 'Cassodoro' di Arnaldo Pomodoro ripulito dagli strati di sporco e dell'opera di Mimmo Paladino dedicata ai migranti morti in mare. Ma c'è stato un imprevisto: un furgone incendiato nella piazza del Municipio, dove sorge l'opera di Pomodoro.
Autore del gesto, il proprietario del mezzo che usa per vendere pistacchi, Giovanni Cardella. L'uomo non aveva mandato giù la richiesta da parte dell'amministrazione di spostare il baracchino dato che si trovava nell'area della cerimonia, prevista alle 12. Denunciato dai carabinieri, non è nuovo a gesti estremi: dieci anni fa aveva accoltellato il sindaco di Lampedusa
IL MONUMENTO - L'opera di Mimmo Paladino, una delle firme prestigiose della Transavanguardia, è una porta di quasi cinque metri di altezza e tre metri di larghezza, realizzata in ceramica refrattaria. È stata sistemata in una località che si chiama Punta Maluk, a ridosso della scogliera e a pochi metri dal mare, poco fuori dal paese.
L'associazione Amani, Arnoldo Mosca Mondadori, Alternativa Giovani e la Comunità di Koinonia sono promotori del progetto «Porta di Lampedusa - Porta d'Europa», il cui obiettivo è consegnare alla memoria quest'ultimo ventennio in cui migliaia di migranti sono morti in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa: una strage senza testimoni che ha trasformato il Canale di Sicilia in un disumano cimitero senza nomi.
L'inaugurazione del monumento comincia alle 18 con una fiaccolata: attesi Paladino, Arnaldo Pomodoro, Pietro Coletta, Claudio Baglioni (Ndr Baglioni non ci sarà), Lucio Dalla, Luca Carboni, Eleonora Giorgi, Marco Alemanno e Ginestra Paladino.
'Porta di Lampedusa - Porta d'Europa' ha il patrocinio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, del ministero dell'Interno e delle Regioni Sicilia e Puglia.
Luca Oliani, 30 Jun 2008 22:36 scrive: IL Gesto e’ grave
conosco il signore , poiche’ sono stato diverse volte a Lampedusa
e’ ovvio pero’ che vista la carenza di lavoro nell’Isola, che l’amministrazione Comunale, si occupi anche dei venditori ambulanti, offrendogli uno spazio che permetta loro un discreto guadagno (il pane quotidiano)