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Iniziata la sistemazione della Spiaggia dei Conigli
Isola e Spiaggia dei Conigli, a breve sistemate al meglio
Lampedusa, 8 Giu 2006 - Presto verra' realizzato un sentiero praticabile per raggiungere
la spiaggia. I lavori, svolti dai volontari di LegaAmbiente a mani
nude, favoriranno anche la nidificazione delle tartarughe.
Sono iniziate le attività di recupero ambientale della spiaggia dell'Isola dei Conigli finanziati dalla Comunita' Europea.
Sara' LegaAmbiente a svolgere le attivita' previste dal progetto, che gode dello stanziamento di 79.000 euro.
Gli interventi saranno prevalentemente orientati alla riqualificazione ambientale, regimentazione delle acque e rinaturalizzazione dell'intera baia.
In pratica, verrà sistemata al via d'accesso alla spiaggia, oggi estremamente accidentata e pericolosa. Il sentiero, da anni diventato soprattutto il veicolo principale delle acque piovane, ha favorito l'erosione del suolo e l'alterazione della composizione delle sabbie, mettendo in pericolo la nidificazione delle tartarughe, che è una delle caratteristiche piu' stupefacenti della Spiaggia dei Conigli.
Per qualche tempo l'accesso alla spiaggia sarà quindi limitato allo scopo di consentire lo svolgimento dei lavori, che sono stati finanziati nell'ambito del progetto Life natura 2003 «riduzione impatto attività umane su caretta e tursiope e loro conservazione in Sicilia», promosso dalla Provincia regionale in collaborazione con Agci pesca, Cts, Legambiente Sicilia, Telespazio e Università di Torino.
Legambiente, che gestisce la riserva naturale comprendente l'isola e la spiaggia dei Conigli, sta svolgendo i lavori senza l'utilizzo di macchine, ovvero con la sola forza delle braccia.
La direttrice della riserva Giusi Nicolini ha rilasciato questa intervista a La Sicilia:
L'obiettivo è una migliore conservazione della idoneità della spiaggia, sia per consentire la nidificazione della Caretta caretta che per un più ampio programma di interventi per la riqualificazione ambientale (regimentazione delle acque e rinaturalizzazione dell'intera baia).
I lavori per la viabilità eseguiti dopo la costruzione di una villa a mare (nel 1979) e la successiva manutenzione della stessa, eseguita sino al 1996 (data di istituzione della riserva naturale), hanno gravemente alterato gli equilibri naturali dell'area.
La pista, aperta scriteriatamente lungo una linea di massima pendenza, è diventata la via preferenziale di convogliamento delle acque piovane, che finiscono per riversarsi rovinosamente sul versante, scavando profondi solchi di erosione e trasportando grandi quantità di terriccio e detrito sull'arenile. La modificazione della composizione della sabbia ha ridotto le aree della spiaggia con sabbia fine, idonea alla deposizione di
Caretta caretta.
E' in corso quindi la realizzazione di steccati morti in legno e riempimenti con pietrame e terreno vegetale, delle più profonde incisioni scavate dalle acque di ruscellamento; il ricoprimento dello strato superficiale del materiale di riempimento con materassi in biostuoia è terra vegetale, al fine di evitare il dilavamento nei mesi successivi alla semina e piantagione delle essenze vegetali; la costruzione di piccoli tratti di palizzate lungo ambiti in modesta erosione; la messa a dimora di specie arbustive ed erbacee autoctone (lentisco, ginepro, periploca, ecc.).
Il gruppo di progettazione e di direzione dei lavori è composto dal progettista Giuseppe Messana, da Gino Menegazzi, Angelo Dimarca, Salvo Pasta, Tommaso La Mantia, Rosario De Pietro, Salvatore Livreri, Giulia Casamento, Dario Gueci, Marco Interlandi, mentre il gruppo esecutivo è composto esclusivamente da Luigi Migliore, Mino Giardina, Benedetto Barbera e dagli operatori della riserva naturale Giuseppe Maraventano, Enzo Billeci, Gerry Sorrentino e Francesco Sanguedolce.